martedì 9 aprile 2013

Il Bottone, Arte e Moda

Fino al 20 aprile 2013, ai Musei Mazzucchelli una grande mostra sulla storia del bottone, a cura di Franco Jacassi.
La moda italiana è leader, vantiamo in Italia la più importante filiera produttiva in questo settore, dai tessuti agli accessori, alla confezione. Soprattutto per quanto riguarda il bottone l’Italia ha una lunga storia, ma anche una presenza produttiva che tuttora è la più importante al mondo, malgrado la crisi. Non sarà quindi solo una mostra storica o per collezionisti, ma anche una storia del bottonificio italiano legato alla moda.

Il bottone visto sull’abito conferma che serve, non solo ad allacciare, ma anche ad abbellire un capo rendendolo più completo ed elegante. Spesso il bottone ha anche funzione di design nella forma dell’abito stesso, nel come viene predisposta l’allacciatura, nella grandezza e nella forma, nel sottolinearne la linea. Saranno esposti abiti delle principali griffes, sia italiane che estere e dell’alta moda milanese e romana: Loius Feraud, Enzo, Nina Ricci, Chanel, Yves Saint Laurent, Ungaro, Claude Montana, Thierry Mugler, Christian Lacroix, Mila Schon, Moschino, Gianfranco Ferrè, Gianni Versace. Inoltre una ricerca molto approfondita, fatta in collaborazione con professori e studentesse del corso di moda del “NABA” su riviste di moda e di tendenza dei decenni considerati, verrà esposta su pannelli che ripropongono le foto originali degli abiti. Come corollario finale i bottoni più particolari dei vari periodi e degli stilisti più rappresentativi.

In mostra sarà esposta la collezione di Franco Jacassi, composta da oltre 10.000 bottoni rappresentativi dei vari stili ed epoche, dal Secolo XVIII fino agli anni Novanta del Novecento. Inoltre pannelli didattici sui principali e svariati materiali con cui sono stati prodotti i bottoni. Infine, per dare una visione complessiva, una storia del bottonificio italiano che mette in risalto il lavoro dei nostri artigiani e dell’industria italiana del bottone.

Il visitatore saprà apprezzare il bottone per la preziosità dei materiali, la ricercatezza del design e l’espressione di una creatività realmente artigianale lungo un percorso che parte dalle raffinate e romantiche miniature in avorio o underglass del Settecento, per arrivare alle preziose lavorazioni ‘cut steel’, ai ‘picture buttons’ vittoriani in metallo stampato e alle madreperle finemente cesellate. E ancora, dagli smalti francesi dell’Ottocento e del periodo Liberty fino ai bottoni intrecciati con fili di seta colorata, oro e argento di Paul Poiret dei primi del Novecento, alle follie di Elsa Schiaparelli.

Orari: Ven. 16 - 22; Sab. e Dom. 10 - 21
Ingresso: 5,00 €.

Per saperne di più:
www.museimazzucchelli.it

giovedì 4 aprile 2013

Milano capitale del Design, al via il FuoriSalone 2013

Il Fuori Salone 2013 è l'evento più interessante che si svolge nei giorni del Salone Internazionale del Mobile e del Design. Gli appuntamenti sono organizzati in giro per la città di Milano, in zone frizzanti ed energiche della città meneghina.

Il Fuori Salone 2013, come suggerito dal nome stesso, è l’insieme di eventi che si svolge nelle date del Salone del Mobile 2013, ma fuori dai padiglioni ufficiali della fiera di Rho: appuntamenti dislocati in varie zone creative della città meneghina sapranno rendere questo evento davvero molto frizzante.

Una sorta di Salone fuori dal Salone, con eventi itineranti, che si svolgeranno in alcune storiche location del Fuori Salone 2013, oltre che in nuovi luoghi dove brand, designer, aziende e artisti sapranno rendere omaggio a Milano capitale internazionale del design per una settimana!

Il programma del Fuori Salone 2013 è davvero ricco di eventi straordinari: non solo brand di design, ma anche marchi di moda ci presentano nelle loro prestigiose boutique milanesi le opere di grandi artisti e di designer famosi o emergenti, dando loro un prezioso spazio e tantissima visibilità.

Il Fuori Salone è ogni anno un evento davvero molto frizzante, che ci permette di vivere il mondo del design e dell’arredamento fuori dai luoghi canonici delle fiere, per proporre approcci alternativi e per consentirci di avvicinarci a questo mondo con uno spirito decisamente più giocoso e particolare. Le presentazioni, infatti, vengono accompagnate da quella che è una vera e propria grande festa.

Non esiste un programma specifico, ma solo una serie di eventi, che si svolgono nelle location individuate, che crescono di anno in anno, da vivere nei giorni del Salone del Mobile. E da consultare sul sito del Fuori Salone 2013 o scaricando l’app ufficiale Fuorisalone.it!

Il Fuori Salone 2013 si svolge nelle stesse date del Salone del Mobile 2013: dal 9 al 14 aprile 2013 saranno moltissimi gli appuntamenti che si svolgeranno nelle varie location e zone della città meneghina adibite a questo grande evento. Zona Tortona, il quartiere Brera, lo Spazio Ventura, zona Lambrate, la Triennale, fino al Quadrilatero della moda, con le più importanti griffe pronte a deliziarci con mostre, cocktail, dj set, aperture straordinarie e molto altro ancora.

Un orario di apertura ben definito, in realtà, non esiste: per ogni evento meglio consultare gli orari stabiliti per l’inaugurazione e la mostra, anche se le opere esposte nelle vetrine si possono comunque ammirare durante il normale orario di apertura dei negozi e delle boutique, che in questa settimana intensa per la città di Milano osserveranno anche orari serali più lunghi.

Maggiori informazioni su:


mercoledì 6 febbraio 2013

Achille Castiglioni, Architetto e Designer

Achille Castiglioni nasce a Milano il 16 febbraio 1918. Studia Architettura presso il Politecnico di Milano e consegue la laurea nel 1944. Il padre Giannino è scultore: sue sono la fontana di San Francesco in piazza Sant'Angelo a Milano, e la porta del Duomo di Milano nella parte che riguarda la vita di Sant'Ambrogio). I fratelli maggiori Livio (1911-1979) e Pier Giacomo (1913-1968) hanno uno studio di architettura in Piazza Castello a Milano. Già dal 1940 Achille lavora presso lo studio aiutando i fratelli, poi dal 1944 si dedica con loro in maniera stabile a progetti di urbanistica, architettura, mostre, esposizioni e product design. Lo studio rivolge le proprie attenzioni alla sperimentazione sul prodotto industriale, svolgendo attività di ricerca sulle forme, le tecniche e i materiali nuovi: l'obiettivo finale è la realizzazione di un processo di progettazione integrale.

Nel 1944 Achille Castiglioni e i fratelli partecipano alla VII Triennale di Milano dove presenta l'IRR126, apparecchio radio concepito per la produzione industriale. A un certo punto il maggiore dei fratelli, Livio, si dedicherà fortemente allo sviluppo di progetti legati alla radio.
Lo scrittore Dino Buzzati, per sottolineare l'affiatamento dei fratelli Castiglioni arriverà a paragonarli a "un corpo con una testa sola".
Negli anni 1952-1953 si occupa della ricostruzione postbellica del Palazzo della Permanente di Milano. Nel 1956 è tra i fondatori dell'ADI, l'Assciazione per il Disegno Industriale. Numerosi sono i riconoscimenti ricevuti in questi anni: tra il 1955 e il 1979 vince sette premi Compasso d'oro; alla Triennale vince numerosi premi: nel 1947 una Medaglia di bronzo, nel 1951 e nel 1954 un Gran Premio, nel 1957 una Medaglia d'argento ed una Medaglia d'oro, nel 1960 una Medaglia d'oro e nel 1963 un'altra Medaglia d'argento.

Nel 1969 Castiglioni consegue presso il Ministero della Pubblica Istruzione la Libera Docenza in "Progettazione Artistica per l'Industria": terrà la cattedra di professore ordinario di "Disegno Industriale" presso la Facoltà di Architettura di Torino fino al 1980 e poi a Milano fino al 1993.
Di Castiglioni ricordiamo lavori quali il la sedia Mezzadro, la sedia Sella (1957), la poltrona Sanluca (1959), la lampada da scrivania Tubino (1951), la lampada da terra Luminator (1955), la lampada da terra Arco (1962) prodotta da Flos, la lampada da tavolo Taccia (1962), il sedile Allunaggio (1962), la lampada da terra Toio.
I riconoscimenti nazionali e internazionali non hanno mai smesso di arrivare: l'attività professionale ha sempre variato nel campo dell'Architettura e dell'Urbanistica; deve la notorietà internazionalmente ai suoi progetti nel campo dell'illuminazione e dell'arredamento, nonchè per gli spettacolari allestimenti realizzati in tutto il mondo.

Achille Castiglioni muore a Milano il 2 dicembre 2002.

Ad oggi sono tante e svariate le iniziative promosse dallo Studio Museo Achille Castiglioni.
Per saperne di più vi consiglio di andare su www.achillecastiglioni.it per navigare tra arte e design di ieri, di oggi, di domani...

"Faccio raccolta di oggetti trovati, conservo un po' di tutto, oggetti anonimi. Li tengo da parte ogni volta che capita un oggetto con una intelligente componente di progettazione"
 Achille Castiglioni.


fonti: www.biografieonline.it, www.achillecastiglioni.it,

martedì 15 gennaio 2013

Marimekko, Abiti e Oggetti Design, Made in Finlandia

È in corso la Settimana della Moda di New York. Da segnalare l'appassionante sfilata Marimekko Primavera Estate 2013, brand che amo moltissimo per come gestisce il colore nelle proprie creazioni. Marimekko vuol dire tessuti per abiti e oggetti design, made in Finlandia. Un trionfo di colore su motivi grafici e nitidi, tinte forti e accostamenti audaci. Una vera sferzata di energia positiva e una gioia per gli occhi...

La storia del marchio ha inizio fin dal 1951 quando l'elegante hotel Kalastajatorppa di Helsinki viene scelto come setting per il lancio del primo fashion show Marimekko. L'azienda, nata dall'esperienza di Viljo e Armi Ratia, che avevano convertito la produzione di tela cerata in quella di tessuti a motivi grafici, dimostra di possedere sin da subito una forza di volontà e perseveranza (o sisu per usare un termine finnico) propri dello spirito finlandese. In breve tempo il brand, noto per le stampe colorate della designer Maija Isola, e per le camicie a righe Jokapoika di Vuokko Eskolin-Nurmesniemi, viene esportato negli Stati Uniti, anche grazie ai motivi grafici che sarà per sempre il tratto caratteristico del brand.

Nel 1960, un'affascinante Jacqueline Kennedy decide di posare per la copertina di Sports Illustrated indossando un vestito rosso senza maniche di Marimekko. Da lì in poi, in breve tempo, il marchio trova spazio illustrativo nelle maggiori riviste d'oltreoceano: Elle, Vogue, Harper's Bazaar, Women's Wear Daily e New York Times. Gli anni sessanta e settanta sono caratterizzati dalla creazione di modelli aziendali intramontabili quali le stampe floreali Unikko di Maija Isola, i pattern a pois Pallo di Annika Rimala, le borse Olkalaukku di Ristomatti (figlio di Armi) e i completi in velluto a coste Kuski di Pentti Rinta. Nel 1991, dodici anni dopo la morte di Armi, l'azienda viene acquistata da Kirsti Paakkanen e portata a una fase successiva di espansione grazie alla collaborazione di designer rinomati quali Maija Louekari e alla fama portata dalla serie televisiva Sex and the City, quando Carrie indossa un bikini Marimekko in un episodio e in seguito anche un abito. Oggi Marimekko (da Mari, anagramma di Armi, e Mekko, vestito in finlandese) produce e vende abiti, accessori e prodotti per la casa in quaranta paesi del mondo e il suo successo sembra inarrestabile.

Tra il 2006 e il 2008, in soli tre anni, la ditta ha inaugurato 20 concept store in Giappone. Nel 2010 la linea di bicchieri da tavola In Good Company di Anu Penttinen ha debuttato alla fiera del mobile internazionale di Milano e nello stesso anno la World Expo di Shangai ha dato il benvenuto a Marimekko tra le aziende espositrici. Il 10 settembre 2012 il brand ha, per la prima volta, presentato la collezione p/e 2013 Art of Print MakingColor for a Reason durante la fashion week di New York spiegando alla stampa internazionale cosa significa “essere finlandesi” con il suo design funzionale e minimal, i pattern decisi e i suoi colori vividi. Queste le parole di Noora Niinikoski, Head of Fashion Design di Marimekko:

“Penso che il mondo non ne abbia mai abbastanza dei colori”.

Fonte: http://www.vogue.it

lunedì 31 dicembre 2012

La Vera Vacanza è Senza Tecnologia

Sebbene utili e comodissimi cellulari, computer e internet, hanno conquistato tutti i settori della vita quotidiana, diventando una schiavitù.
Nasce così la liberatoria vacanza offline. Era solo una questione di tempo, e finalmente è arrivata: come siamo diventati schiavi delle apparecchiature tecnologiche con le quali condividiamo ogni minuto della giornata, così è nata la vacanza offline, senza internet, cellulari e computer, per potersi disintossicare dalla tecnologia.
Si tratta della De-tech Holiday ideata dalla Black Tomato, che offre soggiorni in paradisi tropicali, Young e Palm Island, a nord del Venezuela, nei quali non si trovano né televisori, né telefoni, né computer, per non parlare delle connessioni ad internet, completamente inesistenti su entrambe le isole.
 Per i momenti di crisi da assenza di tecnologia, inoltre, è disponibile una sorta di personal trainer che aiuta a superare il momento di astinenza da pc, insieme a letture di approfondimento a disposizione nelle camere e da sessioni di gruppo e conferenze per discutere l’argomento.
Se invece la mancanza di apparecchiature tecnologiche non dovesse essere sufficiente per staccare la spina, ci si può sempre rivolgere al Resort Eco Tulum, in Messico, dove addirittura manca anche l’elettricità: un vero e proprio tuffo nel passato e nel relax, dal momento che le uniche attività a disposizione dei turisti sono delle sane nuotate, delle rilassanti sedute di yoga, lo snorkeling per ammirare i fondali della costa, e, naturalmente, le chiacchiere con gli altri ospiti.
Queste nuove tipologie di vacanza danno l’idea di quanto in tutto il pianeta si sia diventati schiavi della connessione, schiavitù che non sempre si riesce a gestire e che talvolta arriva a sfociare nella vera e propria dipendenza.
 Secondo i sondaggi condotti dall’Ente Turistico dell’Arcipelago in cui è stata inventata la vacanza offline, il dato più preoccupante non è tanto nel fatto che ogni individuo passa moltissime ore al giorno su internet, oppure messaggiando dal proprio smartphone, quanto nella sensazione di disagio che provoca il trovarsi senza computer o cellulare. Ma finalmente è arrivata la cura, e che sia a base di mare e sole non guasta.


Fonte: www.travel.befan.it

mercoledì 5 dicembre 2012

PopDesign e NeParliamoaCena, incontri di gusto...


Tenere a battesimo con i miei piatti una nuova linea di accessori moda è sempre un privilegio. Per PopDesign Christmas Event ho voluto lasciarmi ispirare dai bottoni più antichi della collezione, dai loro colori e dai loro riflessi. Ho immaginato quali sapori potessero evocare, quali abbinamenti ricordare, perché spesso anche il gusto viene a patti con la nostalgia.
Centocinquanta nuovi anelli in edizione limitata per distinguersi da chi segue la moda, ma anche spille e gemelli da uomo, in vendita anche a Roma (Country Club, via Domenico Chelini 31), a Ferrara (Nikel, via Carlo Mayr 29) e prestissimo a Padova (Margi boutique, via San Pietro 101)...
Massimiliano De Giovanni

Per saperne di più www.neparliamoacena.blogspot.it

Fashion In The City...

Sabato 1 dicembre, nel cuore del centro storico di Ferrara, in un apericena delizioso, si è svolta la seconda presentazione della collezione di anelli dell’artista Giorgio Paparo; affermato nel mondo del design e oggi principalmente impegnato nella creazione di accessori di moda.
I suoi anelli – originali, singolari, hand made ed ecochic – si racchiudono nel brand PopDesign.

Oggi PopDesign su "La Nuova Ferrara"...


martedì 4 dicembre 2012

PopDesign, anteprima della nuova collezione

I preziosi... Bottoni di inizio secolo con lavorazioni artigianali irripetibili. Alcuni dipinti a mano. Tra i meteriali: pasta di vetro, ceramica, bachelite...